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Spostarsi in città, la rivoluzione sostenibile della mobilità.

Spostarsi in città, la rivoluzione sostenibile della mobilità.

Bici E- bike, monopattini, carsharing, scooter elettrici. La mobilità sostenibile fa bene all’ambiente, a noi e anche alle nostre tasche

Il tema della mobilità sostenibile è diventato negli ultimi anni uno dei principali argomenti di dibattito nelle politiche ambientali a livello locale, nazionale e internazionale. Si tratta di una serie di azioni volte a ridurre l'impatto ambientale derivante dalla mobilità delle persone e delle merci. Il settore dei trasporti, secondo le rilevazioni del Ministero dell’Ambiente, contribuisce per oltre il 49% alle emissioni di polveri sottili (PM10) in Italia, con il 65% di queste provenienti dal trasporto su strada1. Questo rende il sistema dei trasporti uno dei maggiori responsabili dell'inquinamento atmosferico.

I trasporti, inoltre, pesano anche sui consumi finali di energia e sulle emissioni di CO2. Basti pensare che il 90% dei consumi energetici, dell’inquinamento e delle emissioni di gas serra sono da attribuire proprio a loro.

 

 


 

L’impatto del traffico sulla vita di ognuno di noi

Il miglioramento del sistema di spostamento, in particolare in ambito urbano, è una delle priorità per i paesi che cercano di migliorare la qualità della vita dei cittadini, favorire relazioni sociali e culturali sia a livello locale che internazionale e creare nuove opportunità economiche.

Il traffico urbano rappresenta senza dubbio uno dei principali problemi del nostro tempo, con conseguenze che si riflettono su molti aspetti della vita delle persone. I "costi esterni" generati dal traffico urbano includono emissioni di gas serra, inquinamento atmosferico, inquinamento acustico, congestione delle città, incidenti stradali e consumi energetici. Questi costi sono sostenuti dalla comunità nel suo complesso che deve far fronte a diversi problemi. Infatti:

  • Il traffico urbano è un problema economico a causa del consumo di risorse non rinnovabili.

  • È un problema ambientale, poiché genera impatti negativi sul pianeta e sulla salute della popolazione a causa delle emissioni inquinanti.

  • È anche un problema sociale, poiché influisce gravemente sulla qualità della vita e sulla sicurezza dei cittadini.

Affrontare la sfida della mobilità urbana sostenibile richiede un approccio globale e una collaborazione tra settore pubblico, privato e società civile per trovare soluzioni innovative e sostenibili che migliorino la vita delle persone e preservino l'ambiente. Carsharing, auto e scooter elettrici o ibridi, non sono le uniche soluzioni. Muoversi a piedi, con bici muscolare, oppure con mezzi di spostamento alternativi come monopattini, eBike, oltre a essere il miglior modo per difendere il Pianeta, riduce il traffico urbano e apporta numerosi benefici alla salute fisica e mentale. Riduce lo stress, permette di tenere in allenamento il corpo nella propria quotidianità, aumenta le endorfine e quindi il buonumore delle persone.

Nuovi mezzi per una nuova mobilità cittadina

Nel suo significato originario la mobilità dolce comprendeva soltanto i mezzi non motorizzati: i nostri piedi, la bicicletta, lo skateboard, il monopattino a spinta. Successivamente, con il diffondersi nelle città di molti servizi di sharing, la definizione si è allargata, comprendendo mezzi alternativi come scooter e biciclette elettriche, o mezzi più avveniristici come overboards e segway. Tutti mezzi che possono garantire un abbassamento delle emissioni di gas serra, decongestionare il traffico cittadino che devono però essere utilizzati in sicurezza, con i dovuti dispositivi di protezione individuale (come i caschi!) e con grandissima attenzione alle regole del codice della strada.

Oggi, tutti questi mezzi di spostamento, hanno contribuito a ridefinire il concetto di mobilità sostenibile, cioè un modo di spostarsi a ridotte, se non ridottissime, emissioni inquinanti supportando la transizione ecologica delle aree urbane.

Nel corso degli ultimi anni le città in cui viviamo sono cambiate profondamente e così anche la concezione della mobilità urbana. Sono in costante aumento le persone che, per spostarsi in città, utilizzano una combinazione di mezzi al posto dell’auto di proprietà. Per esempio coprono il tragitto da casa alla stazione (del treno o della metro) in bici, poi viaggiano su rotaia, infine coprono la distanza stazione/ufficio nuovamente su bici o monopattino. E tutto questo abbinando una sostanziale riduzione dei tempi di spostamento, delle emissioni, delle spese (per il carburante, per il parcheggio). Basti pensare che la velocità media delle automobili nelle città italiane è inferiore ai 30 chilometri all’ora, con punte negative anche molto più basse (come i 20 km/ora di Roma2) o addirittura i 18km/ora di Milano, come registrato dal report Traffic Index3 pubblicato nel febbraio 2023 da TomTom che incorona il capoluogo lombardo come la quinta città più congestionata al mondo. Una e-Bike di fascia economica tocca la stessa velocità, non inquina e non paga bollo, assicurazione e parcheggio.

Le amministrazioni – come quella di Milano ad esempio hanno allargato le aree a traffico limitato (come l’Area B, che copre quasi tutto il territorio cittadino) e deciso di investire nella costruzione di nuove infrastrutture per la mobilità alternativa. “Cambio”, il nuovo bici plan di Milano, prevede infatti 800 km di piste ciclabili, con un investimento di circa 300 mln di euro che permetterà all'80% della popolazione milanese di avere questa infrastruttura nel raggio di 1 km4.

I mezzi di spostamento alternativi sono spesso di proprietà, altrettanto spesso si tratta invece di mezzi a noleggio (in sharing): servizi ormai sempre più diffusi in città, per accedere ai quali è sufficiente registrarsi su una app (da scaricare sul cellulare) e associarvi un mezzo di pagamento elettronico come una carta di credito. Tutti insieme questi mezzi hanno contribuito a ridefinire la mobilità come servizio: la cosiddetta MaaS, ovvero Mobility as a Service, la mobilità come servizio, perché in gran parte assicurata da mezzi non di proprietà, bensì a noleggio.

Se però prediligiamo questo tipo di mobilità anche nel nostro tempo libero, e quindi preferiamo disporre di un mezzo nostro sempre a disposizione, allora è utile considerare di acquistarne uno. Il prezzo di una bici elettrica5, per citare uno dei più diffusi mezzi di mobilità dolce, è molto variabile. La fascia più economica offre alcuni modelli entro i 700 euro, la fascia media (fra i 700 e i 1.000 euro) ne offre molti di più. La fascia top di gamma supera i 1.000 euro. Le caratteristiche da considerare per l’acquisto sono il peso contenuto (meno di 25 kg), il motore (quello brushless risulta più leggero) e l’autonomia delle batterie.

Due ruote, vantaggi per salute e ambiente (ma anche qualche sfida!)

Considerando i prezzi, la bicicletta elettrica rappresenta un mezzo di trasporto economico e accessibile in confronto all’automobile e si distingue per il fatto di non richiedere l'uso di carburante fossile e di avere una bassa necessità di manutenzione. Oltre a queste ragioni pratiche, vi sono anche numerosi benefici per la salute legati al suo utilizzo, come la riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, il miglioramento del benessere psicologico e la diminuzione dello stress. La bicicletta offre inoltre l'opportunità di esplorare la città e di connettersi con la comunità locale, contribuendo a migliorare la qualità della vita dei ciclisti. La pedalata assistita offerta dalle biciclette elettriche rende questi vantaggi alla portata anche delle persone meno allenate.

Tuttavia, vi sono ancora diverse sfide per rendere l'adozione della bicicletta come mezzo di trasporto urbano diffuso. In molte città, le piste ciclabili non sono ancora del tutto sicure, affidabili e sviluppate in ogni zona. Questo fa sì che spostarsi in bicicletta venga percepito come pericoloso. Questo problema è spesso aggravato dalla mancanza di rispetto delle regole del traffico da parte di alcuni automobilisti. Inoltre, ci possono essere ostacoli legati alla distanza delle destinazioni, alle condizioni meteorologiche avverse o alla preoccupazione per la sicurezza personale.

Per promuovere l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto sostenibile, è fondamentale, quindi, adottare soluzioni innovative e politiche pubbliche efficaci. Questo potrebbe comportare la creazione di più piste ciclabili, la sensibilizzazione dei conducenti riguardo il rispetto delle regole del traffico e l'introduzione (o il rinnovo) di programmi di incentivi e agevolazioni economiche per l'uso della bicicletta. Solo attraverso un approccio completo e coordinato si può favorire una vera e propria trasformazione verso la mobilità sostenibile, migliorando la qualità dell'ambiente urbano e la salute dei cittadini. La bicicletta (come gli altri mezzi di trasporto ecologici) rappresenta un'opportunità reale per costruire un futuro più sostenibile e salutare per tutti.

 

 

1 https://www.mase.gov.it/pagina/la-mobilita-sostenibile-nelle-aree-urbane-lattivita-del-ministero-dellambiente-0#:~:text=A%20titolo%20orientativo%20si%20ricorda,maggiori%20responsabili%20dell'inquinamento%20atmosferico.

2 https://www.romait.it/la-velocita-media-del-traffico-a-roma-e-20-km-h-ma-e-la-ricerca-del-parcheggio-che-rallenta-di-piu.html

3 https://www.tomtom.com/traffic-index/ranking/

4 https://www.ingenio-web.it/articoli/progetto-cambio-milano-realizzera-800km-di-piste-super-ciclabili/

5 https://www.trovaprezzi.it/guida-acquisto/biciclette-elettriche